La motivazione ostativa che portò UNIRE e ASSI a ridurre già dal 2007 il sostegno alla Cassa fu la criticità finanziaria (atto parlamentare a risposta). Complessivamente nel triennio 2010/2012 UNIRE si esercitò nel contenimento della spesa decurtando 1.041.900 dai contributi anticipativi poi in massima parte corrisposti a seguito di Sentenza passata in giudicato, ora con un residuo riferito al contributo anticipativo 2012 pari a 136.213,84. I rilievi espressi dal Collegio Sindacale e della Corte dei Conti avvalorano il mancato rispetto delle indicazioni legislative di contenimento della spesa emanate nel corso degli anni riguardanti spese del personale UNIRE/ASSI e per acquisizione di beni e servizi, ivi incluse consulenze e collaborazioni senza dimenticare i fitti passivi, l’occupazione gratuita e spese connesse, la mancata messa a reddito dal 2005 di un immobile dallo stimato valore locativo pari a 400.800, ma continuando a sostenere consistenti spese di conduzione.

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