La revisione contabile avviata, ad oggi ha completato la sezione degli iscritti, e quella relativa al comparto delle vedove, mentre  attualmente stiamo procedendo al completamento del comparto pensionati. Le anomalie fin ora riscontrate riguardano principalmente tre punti:

  1. abuso delle procedure di riscatto che può e poteva essere richiesto esclusivamente e contemporaneamente alla domanda di pensionamento, al fine di completare ma non di oltrepassare il limite di 30 contribuzioni annuali, in rispetto dello Statuto.
  2. il mancato addebito degli interessi di mora per i ritardati pagamenti delle quote associative che dovevano essere effettuate entro il 31/12 dell’anno di competenza, ma non oltre il 31/03 dell’anno successivo.
  3. la mancante titolarità dell’iscrizione alla Cassa di Previdenza e alla contribuzione annuale che sono e dovevano essere strettamente vincolate all’autorizzazione annualmente concessa da UNIRE ai professionisti e a far data dal 19 gennaio 1987 anche agli allievi.

I tre punti sopracitati sono sempre stati interpretati “benevolmente” generando però una disparità di trattamento e contribuendo a minare le precarie condizioni finanziarie della Cassa.

Giovanni Mauri